venerdì 27 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 17 - Side Effect da Serializzazione di un Oggetto (deep clone alternativa)


Abbiamo visto che per mezzo della funzione serialize() si ha la possibilità di trasformare un oggetto in una stringa di testo. Tale stringa è utilizzabile con la funzione unserialize() per ottenere nuovamente l'oggetto.

Tale operazione però può avere degli effetti di cui tenere conto.

In fase di serializzazione lo stato dell'oggetto e i nomi delle classi necessarie sono trasformate in una stringa. In fase di ricostruzione è allocata della memoria per contenere l'oggetto deserializzato e, se delle sue proprietà sono degli oggetti, ulteriore memoria è allocata per contenere gli oggetti delle proprietà.

martedì 24 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 16 - Preservare gli oggetti per la durata della sessione


Il PHP è di norma utilizzato come linguaggio per applicazioni web. Ciò significa che il client (un browser) tenta di accedere ad un pagina, il server web riconosce che la pagina è uno script php e lo da in pasto al motore php, quindi l'output prodotto dallo script è trasmesso dal server web al client.

Cosa succede agli oggetti generati dalla nostra applicazione tra una chiamata e l'altra?

lunedì 23 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 15 - Side Effect da Clonazione e Funzione Speciale __clone() (deep clone)


Approfondiamo un momento la clonazione. Con tale operazione ci si aspetta di ottenere due oggetti identici nello stato ma disgiunti l'uno dall'altro. In alcuni casi potrebbe non essere proprio così.

giovedì 19 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 14 - La Clonazione (shallow clone)


Ora che abbiamo coscienza del side effect delle nostre classi possiamo pensare di risolvere il problema generando ogni volta un nuovo oggetto.

Meglio ancora, visto che abbiamo già scritto tutto il codice, sarebbe bello avere la possibilità di creare un nuovo oggetto partendo da uno esistente. Questa possibilità l'abbiamo grazie all'istruzione clone.

mercoledì 18 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 13 - Side effect


Negli ultimi posta abbiamo un po' divagato scostandoci da quelli che sono gli argomenti che fondano il nucleo della OOP. E' arrivato il momento di prendere in esame un fattore fino ad ora ignorato. In molte classi, chiediamo degli oggetti come argomenti e memorizziamo tali oggetti  all'interno della classe. Tale pratica però può essere controproducente ossia dar luogo a dei side effect, perchè il client  (colui che utilizza un oggetto) potrebbe utilizzare lo stesso oggetto come argomento per altre classi o invocarne i metodi modificandone lo stato. In tale circostanza anche l'oggetto memorizzato dalla classe cambia.

martedì 17 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 12 - Classi statiche pure


Dal post precedente possiamo osservare una cosa. La classe cCoordinateTrasformabili è una classe strana. Perché? Riguardando il suo codice possiamo notare come non abbia variabili oggetto, se non quelle definite dalla sua genitrice ossia è priva di uno stato proprio. La sua definizione si compone di soli metodi. Tali metodi fanno uso delle variabili oggetto, ma ne sono comunque disgiunti tramite i metodi d'accesso set/get.

venerdì 13 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 11 - Osservazioni su Interfacce e Classi Astratte o quasi


Nel caso trattato nella parte 10, aggiungendo dei metodi all'interfaccia iFigura abbiamo imposto che una figura debba poter essere rappresentata in un'area di disegno (metodo disegna(\iAreaDiDisegno $oAreaDiDisegno)) e debba poter essere trasformata tramite i metodi trasla, ruota e scala. In tale circostanza abbiamo, delegando tutto alla interfaccia, ossia abbiamo vincolato una figura (classe che implementa iFigura) a dover saper gestire delle trasformazioni. In più le stesse dichiarazioni di metodi di trasformazioni sono presenti uguali nell'interfaccia iCoordinate nono, nonostante la programmazione a oggetti ci dica di raggruppare comportamenti simili tramite ereditarietà.

mercoledì 11 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 10 - Ampliamo le Funzionalità


Prima di procedere oltre, realizziamo un ampliamento delle funzionalità di alcune classi. in particolare faremo definiremo delle operazioni di trasformazione per l'interfaccia iCoordinate e iFigura. Tali operazioni sono traslazione, scala e rotazione.

lunedì 9 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 9 - Le Classi Nuovamente al Lavoro


Caso 3 - Delegare una fabbrica di metodi statici alla produzione di Poligoni

La fabbrica in questione non sarà altro che un generatore di oggetti. La sua interfaccia, per adesso dedicata alla produzione di un poligono che sia un rettangolo, potrà essere ampliata con metodi per la produzione di altri poligoni. Questa classe generatrice di oggetti cPoligono sarà come segue:

venerdì 6 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 8


Caso 2 - Creazione di un oggetto cRettangolo che non estenda cPoligono

Il secondo caso prevede la creazione di un oggetto cRettangolo che si ponga sullo stesso piano di cPoligono. La classe cRettangolo definisce, come nel caso precedente, un punto d'origine, base, altezza e colore. A questi si aggiunge la richiesta di un oggetto la cui classe implementi l'interfaccia iPoligono. Iniziamo quindi con il definire l'interfaccia iPoligono.  Partendo dal codice di cPoligono si tolga tutto ciò che non è un metodo pubblico, e dai metodi pubblici tutto ciò che è implementazione di altre interfacce. Ciò che resta è:

giovedì 5 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 7 - Ereditarietà e Costrutto parent::


Riprendendo il codice di test, non si fa altro che disegnare un quadrato. Per farlo però sono state necessarie ben 6 istruzioni. Mentre ne sarebbero dovute occorrere al più due:
  1. Creazione di oggetto poligono rettangolare per il quale definire un punto d'origine (angolo superiore sinistro), altezza, larghezza e colore
  2. invocare il metodo di disegno dell'oggetto

martedì 3 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 6 - I Trait



Visto che siamo arrivati ad ottenere un risultato funzionante, prima di procedere oltre è il caso di migliorare il nostro codice.Si osservi che esistono due metodi (getColore e setColore) che si ripetono identici in oggetti che hanno la proprietà di possedere un colore. Ciò suggerisce la creazione di una interfaccia implementata dagli oggetti colorabili:

lunedì 2 dicembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 5 - Le Classi al Lavoro


Non resta che implementare una classe concreta per aAreaDiDisegno che chiameremo cAreaDiDisegnoHTML. Tale classe non deve fare altro che implementare il metodo output lasciato astratto dalla genitrice.

A tal fine, volendo implementare il sistema che faccia uso di un * per rappresentare un punto e il tag PRE per popolare l'area di disegno, potremo scrivere:

venerdì 29 novembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 4 - Classi Astratte, Metodi Statici e Costrutto self::


A questo punto occorre definire la classe per l'area di disegno. Nel post precedente abbiamo accennato l'interfaccia per l'area di disegno con i metodi per tracciare i punti e i segmenti. Ma questi non completano l'interfaccia, infatti in fase di descrizione del problema è scritto "avremo bisogno di definire un'area di disegno all'interno della quale inserire le nostre figure, capace di operazioni base quali definire le proprie dimensioni, rappresentare un punto ed al più un segmento. Quindi produrre l'output html per la pagina web". Occorre procedere all'aggiunta dei metodi di accesso alle informazioni di dimensione dell'area di disegno (altezza e larghezza), e un metodo per la produzione dell'output finale.

giovedì 28 novembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 3 - Interfacce predefinite e costrutto $this


Affrontate le classi più semplici, passiamo a quelle un po' meno banali. Nel primo post della seria abbiamo parlato di figure. Una figura deve essere rappresentata in un'area di disegno laddove un'area di disegno è in grado di rappresentare un punto e un segmento. Abbiamo quindi due oggetti in cui uno ha bisogno di un'altro per poter funzionare

Iniziamo con il dichiarare le interfacce di questi due elementi:

mercoledì 27 novembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 2 - Le Interfacce

La classe cCoordinate

Ora che è stata realizzata la classe cColore procederemo con la classe cCoordinate. Questa classe è molto simile alla precedente e permette di memorizzare le coordinate sotto forma di coppia di valori x,y.

lunedì 25 novembre 2013

La OOP in PHP spiegata in un esempio - Parte 1 - Classi e Modificatori d'Accesso (private, protected e public)


Chi inizia a studiare la programmazione a oggetti si sente dire: la programmazione a oggetti consente di modellare elementi del mondo reale come oggetti software. Seguono immediatamente esempi di biciclette, cani, gatti e canarini.

Chi vuole imparare, non desidera favoleggiare su improbabili utilizzi di un paradigma ma piuttosto vedere calato in esempi, quanto più reali possibile, il paradigma oggetto di studio. Se poi all'esempio si affianca una spiegazione sulla programmazione a oggetti, forse otteniamo due risultati in un colpo solo. Per prima cosa è quindi bene effettuare un ripasso sui paradigmi di programmazione. E' un testo breve ma fornisce l'idea di cosa si vuole ottenere con l'introduzione di un nuovo paradigma di programmazione. Può quindi fornire informazioni base su quale strada percorrere, per non incappare nella tentazione di utilizzare un nuovo paradigma come se fosse quello da cui deriva.

martedì 28 maggio 2013

Caricare automaticamente i file contenenti le classi utilizzate dall'applicazione PHP

Qualunque progettino, che miri anche a tenere ordinato il codice, fa inevitabilmente uso delle include e delle require.   Queste due istruzioni fanno in modo che il codice presente in altri file sia incorporato nello script come se ne facesse parte integrale. In questo modo è possibile smembrare in più parti le componenti di uno script alleggerendo e rendendo più chiaro il contenuto di ogni singolo file. Di norma invocare include e require è la prima cosa che si fa, affinché sia possibile utilizzare elementi non direttamente presenti nel file senza ulteriori problemi.

giovedì 9 maggio 2013

PHP e stringhe con caratteri strani ossia il charset UTF-8 e dintorni nel PHP (Parte 4/4)


Il carattere sostitutivo UTF-8
per le codifiche errate
Ora che abbiamo conosciuto UTF-8, e visto come agisce tanto all'interno di semplici pagine HTML quanto all'interno di script PHP (quindi in un scambio dati tra Browser, Web Server, motore PHP), non resta che vedere come si comporta nello scambio dati tra PHP e MySQL.

Iniziamo con il chiarire alcuni concetti relativi a MySQL. Il DB utilizza per la memorizzazione dei testi un charset (il nostro UTF-8 ad esempio) atto ad individuare la codifica del testo, ed una collation (collazione in italiano) con cui si definiscono una serie di regole per il confronto dei caratteri nell'ambito del charset. Ciò al fine di stabilire quale carattere  precede un'altro nelle operazioni di ordinamento e ricerca con operatori di confronto. Ciò significa anche che il charset e la collazione sono legati fra di loro ossia stabilito il charset da utilizzare, si sceglie la collazione più idonea al proprio fra quelle disponibili per il charset scelto. Ad esempio MySQL mette a disposizione per UTF-8 diverse collazioni.

venerdì 26 aprile 2013

PHP e stringhe con caratteri strani ossia il charset UTF-8 e dintorni nel PHP (Parte 3/4)

Il carattere sostitutivo UTF-8
per le codifiche errate
Ora che abbiamo visto cos'è UTF-8, e come utilizzarlo all'interno dei nostri file html, è giunto il momento di vedere come si comporta PHP rispetto a tale codifica.

PHP ha una tipizzazione debole. Ciò significa che sebbene ci siano 8 tipi di dato primitivo, questi sono utilizzati in modo trasparente all'utente. In altre parole nella maggior parte dei casi è PHP che decide quale tipo utilizzare per una data variabile, convertendo automaticamente il tipo di una variabile in un altro secondo proprie regole interne. In talune circostanze tali conversioni automatiche possono spiazzare l'utente e portare a errori logici con risultati inattesi.

Fra i tipi primitivi abbiamo le stringhe. Ad esempio quando scriviamo

lunedì 22 aprile 2013

PHP e stringhe con caratteri strani ossia il charset UTF-8 e dintorni nel PHP (Parte 2/4)

Il carattere sostitutivo UTF-8
per le codifiche errate
Ora che abbiamo un'infarinata su UTF-8 grazie al post precedente, vediamo come questo charset agisce all'interno delle comuni pagine PHP a partire da quelle che non contengono script ma semplice codice HTML.

Si supponga di aprire Blocco Note di Windows per editare il nostro primo file HTML.

Dopo aver inserito gli elementi di base desidereremo salvare il nostro lavoro. Oggigiorno perfino Blocco Note, quando arriva il momento di salvare un file, ci permette di stabilire la codifica dei caratteri.

giovedì 18 aprile 2013

PHP e stringhe con caratteri strani ossia il charset UTF-8 e dintorni nel PHP (Parte 1/4)

Il carattere sostitutivo UTF-8
per le codifiche errate
Quante volte capita di vedere nei propri progettini PHP il carattere  nell'immagine qui accanto? Oppure dei caratteri accentati che nulla hanno a che vedere con le stringhe che ci si aspetta di visualizzare?

Di norma è solo un problema di charset. Già ma cos'è un charset?

Ogni carattere presente sullo schermo ha necessità di essere rappresentato nel computer sotto forma di una sequenza di bit. Se si pensasse ad un carattere, o glifo inteso come rappresentazione grafica di un elemento, come un disegno inserito in una matrice di punti 8x8, avremmo che ogni carattere è composto da 64 punti per ognuno dei quali dovremmo indicare se acceso o spento (0 o 1 ossia 1 bit). Ogni carattere sarebbe rappresentato da 8 byte. Un'enormità per un solo carattere! La cosa è ben peggiore se si considera che i font attualmente utilizzati dai PC di tipo true type, sono disegnati tramite una breve sequenza d'istruzioni che descrivono il carattere stesso permettendone il disegno a diverse dimensioni senza perdere in definizione.

giovedì 28 marzo 2013

NetBeans e ApiGen: Documentare il codice PHP (Parte 2/2)

Ora che tutto è installato e configurato, come spiegato nella parte 1 di questo tutorial, come fare per ottenere la documentazione API del nostro software scritto in PHP.

ApiGen, come altri sistemi automatici per la produzione della documentazione dei sorgenti software, fa uso dei commenti inseriti nel codice sorgente per compilare la documentazione.

martedì 26 marzo 2013

NetBeans e ApiGen: Documentare il codice PHP (Parte 1/2)

Fra le tante schede presenti fra le opzioni di NetBeans dedicate al PHP, c'è una dedicata ad ApiGen. ApiGen è un tool per la produzione di documentazione relativa ai progetti PHP partendo dall'analisi dei sorgenti. La sua integrazione in NetBeans lo rende uno strumento comodo e di semplice utilizzo per la generazione automatica della documentazione API.

giovedì 21 marzo 2013

Generare dinamicamnte i Feed RSS con PHP (Parte 2/2)

Ora che abbiamo visto nella parte uno di questo tutorial cosa è, e cosa contiene un file XML utile ad essere interpretato dai Feeds RSS Reader, non resta che utilizzare PHP per produrre al volo tale semplice file di testo affichè possano essere diffusi i contenuti.

Per prima cosa occorre informare il browser web di predisporsi a ricevere non un file HTML, ma un file XML indicando altresì il charset utilizzato. Personalmente utilizzo sempre e per ogni elemento il charset UTF-8, ognuno si senta però libero di utilizzare il charset che ritiene più appropriato. Quindi  scriveremo:

domenica 3 marzo 2013

Generare dinamicamnte i Feed RSS con PHP (Parte 1/2)

Really Simple Syndication 2.0, o semplicemente RSS, è un metodo per diffusione di contenuti aggiornati tramite file conforme alle specifiche xml 1.0.

Tramite tale file gli RSS reader, come molti browser che lo integrano o Microsoft Outlook, presentano all'utente i contenuti più recenti sotto forma di mail (una per ogni contenuto diffuso). In tal modo l'utente può prendere visione subito, in toto o in parte del contenuto ed eventualmente decidere di andare sul sito di riferimento.

sabato 23 febbraio 2013

Ambiente di Sviluppo: Installare PHP sotto IIS 7 su una macchina client e creare il primo progetto NetBeans per verificare il funzionamento

15/12/2015 - Procedura verificata anche con IIS7.5 e PHP 7.0.0
La prima cosa da fare è installare IIS7 o comunque verificare che sia installato tutto ciò che serve. A tal fine cliccare su Start | Pannello di Controllo | Programmi e Funzionalità quindi sul link nel menu a sinistra denominato Attivazione o disattivazione delle funzionalità di Windows.
Cerchiamo nell'elenco la voce Internet Information Services e clicchiamo la check box al suo fianco se vuota. Espandiamo le voci come nell'immagine seguente e spuntiamo la voce CGI che per impostazione predefinita è disabilitata.