Chi ha già letto il mio precedente post dal titolo "
Programmare? Un lavoro per il futuro forse, una rottura di coglioni sicuramente" potrebbe arrivare subito alla conclusione che non serva. In verità è lo smodato utilizzo commerciale dei prodotti elettronici spazzatura che fa passare ogni volontà di utilizzarli, ma quando t'imbatti in vecchie glorie come il Pascal, cadute nel dimenticatoio solo perchè non sfruttabili commercialmente come i giganti dell'hardware e del software vorrebbero fare, ti fa tornare la voglia.
Ma il punto non è nemmeno questo. La domanda è: Saper programmare un elaboratore elettronico serve? E la risposta è inequivocabilmente si. Oggi è come chiedersi se serve saper fare i conti. Non tutti sono geni della matematica, non tutti sono fini dicitori, ma tutti hanno delle nozioni di matematica e di italiano. A volte troppo risicate. Fra le tante nozioni che formano una persona ed aprono la mente, c'è anche l'informatica il cui studio con i suoi algoritmi più noti è utile allo sviluppo della logica, alla comprensione dei problemi e alla ricerca delle soluzioni.